domenica 22 maggio 2011

Not even in my wildest dreams

Sick Girl sospettava che il rincoglionimento sarebbe sopraggiunto, ma a imperitura memoria aveva segnato alcuni capisaldi, alcune regole che non dovevano essere disattese.
Sick Girl non si rendeva conto che, per quanto uno abbia nove mesi per abituarsi all'idea, non si è mai pronti a diventare genitori e quando lo si diventa la razionalità e i buoni propositi finiscono nel cestino della carta straccia.

Di seguito quindi alcune cose che Sick Girl ha detto o ha fatto e che non si sarebbe mai sognata di dire o fare.

# 1

Sick Girl a una settimana dalla nascita ha cambiato la foto del profilo ed ha messo una foto di sé stessa con il pupo in braccio. In barba a quanto affermato in un precedente post sulla necessità di restare sé stessi e non diventare l'appendice di un neonato.

# 2

Sick Girl preoccupata della mancanza di emissioni tossiche nei pannolini di Little Monster ha chiamato l'ospedale.
- Nido buongiorno

- Buongiorno, sono la mamma di un bambino nato da voi la settimana scorsa volevo sapere, sono due giorni che non fa la cacca è grave?

- oggi è il terzo giorno?

- no è il secondo

- fino a tre giorni è normale, non si preoccupi

- e dopo i tre giorni?

- dopo i tre giorni si fa il sondino




[to be continued]

sabato 21 maggio 2011

Black milk

Sick Girl ingenuamente pensava che come la gravidanza era proceduta senza problemi di sorta, così anche l'allattamento sarebbe filato via liscio.

Sick Girl aveva studiato leggendo tutte le raccomandazioni della Leche League, aveva preso ripetizioni durante il corso pre parto, sapeva cosa la aspettava ed era pronta al suo destino da mucca insonne.

L'unica cosa che Sick Girl non sospettava è che Little Monster si sarebbe dimostrato pigro o forse un po' tonto e che non avrebbe riconosciuto la tetta e non avrebbe voluto saperne di ciucciare da lì.

Sick Girl, complici gli ormoni, ha fatto innumerevoli pianti e si è sentita una madre inadeguata.

Sick Girl si è sentita una debole perchè "l'allattamento è difficile, ma volere è potere tutte le mamme salvo rare eccezioni possono allattare".

Sick Girl ci ha provato ed ha fallito rimediando tre mastiti nel giro di un solo mese.

Sick Girl, prima di impazzire del tutto ha trovato un compromesso, fare la mucca di una stalla altamente automatizzata. Di conseguenza si attacca al tiralatte e nutre Little Monster con il biberon.

Sick Girl soffre di tutti gli svantaggi dell'allattamento (tette doloranti, tette zampillanti, reggiseni con i tiranti al posto delle spalline etc etc), senza gioire del contatto fisico con il pupo.

Sick Girl se ci pensa le viene ancora un po' da piangere, ma poi guarda Little Monster e pensa che va bene così.

lunedì 2 maggio 2011

Brown Sugar

Episode one

Il Marito a pranzo coi colleghi discute - incredibile - di neonati.

Un collega ha la moglie che ha lavorato per anni in Terapia Intensiva Neonatale ed ha una teoria su come vengono chiamati i bambini. Sostiene che i tossici sono quelli che chiamano le povere creature con i nomi più improbabili.

- Tipo? -domanda il Marito

- Tipo Sharon per una bambina - risponde il collega

- E Yuri per un maschio? - suggerisce perfido il Marito

- Sì sì Yuri è un altro esempio classico - annuisce il collega

- Ah ecco noi lo abbiamo chimato Yuri - dichiara il Marito alquanto soddisfatto

Episode two

Sick Girl, il Marito e Little Monster sono nella sala d'aspetto del consultorio familiare. Sick Girl e Little Monster hanno qualche difficoltà a trovare il ritmo con l'allattamento e così hanno deciso di incontrare una consulente.

La consulente emerge da una riunione, si ferma in sala d'aspetto e chiede a Sick Girl se sta aspettando lei, ricevendo una risposta affermativa la invita quindi a seguirla nel suo studio.

Sick Girl si alza, prende la carrozzina e si avvia seguita dal Marito. Arrivati nella stanza la consulente trasecola e vedendo il Marito dice "Mi scusi non avevo capito che eravate assieme... pensavo che lei fosse un utente".

Vista la popolazione all'esterno del consultorio Sick Girl e il Marito sospettano che la conclusione della frase fosse "pensavo che lei fosse un utente del Sert".