giovedì 9 giugno 2011

Black Milk reprise

Sick Girl alla fine ha desistito.

Alla quarta mastite con febbre a 39 e la sensazione di avere un coltello piantato in una scapola è crollata.

E' andata dalla dottoressa che le ha prescritto le pillole per far cessare la lattazione, è stata dal senologo che le ha prescritto l'antibiotico bomba e le ha ribadito che era meglio interrompere l'allattamento, è stata dalla pediatra che l'ha assolta e le ha detto che puo' tranquillamente nutrire Little Monster con il latte artificiale.

Ci ha pensato ancora un po' e poi ha preso la decisione, ha impacchettato il tiralatte e l'ha riportato in farmacia poi ha subito inghiottito la pillola assassina, prima di avere ulteriori ripensamenti.

Sick Girl razionalmente sa di aver fatto la cosa giusta, sa che con la febbre e le tette doloranti non puo' prendersi cura del piccolo. Sick Girl si ripete come un mantra che meglio il latte artificiale e una mamma tranquilla , che il bene della mamma è il bene del piccolo.

Sick Girl a tratti è in pace con se stessa.

Poi vede le altre compagne di pancia che allattano al seno, sente di coloro che hanno superato ragadi e mastiti, quelle che hanno avuto gli stessi problemi di bimbi pigri che non si attaccano al seno, ma sono riuscite comunque a superare lo scoglio ed ora allattano.

Sick Girl allora si sente una madre terribile ed inadeguata e ripercorre gli ultimi 45 giorni della sua vita pensando a cosa avrebbe potuto fare diversamente anche se sa che del senno di poi son piene le fosse.

Sick Girl non riesce nemmeno a gioire di esser sulla strada per rientrare nei suoi vecchi reggiseni o dell'avere orari certi per i pasti di Little Monster perché non le sembra giusto avere dei vantaggi da una scelta che ha tolto qualcosa al suo piccolo.

Sick Girl pensa che prima o poi le passerà, ma quanto è difficile essere madri.

domenica 22 maggio 2011

Not even in my wildest dreams

Sick Girl sospettava che il rincoglionimento sarebbe sopraggiunto, ma a imperitura memoria aveva segnato alcuni capisaldi, alcune regole che non dovevano essere disattese.
Sick Girl non si rendeva conto che, per quanto uno abbia nove mesi per abituarsi all'idea, non si è mai pronti a diventare genitori e quando lo si diventa la razionalità e i buoni propositi finiscono nel cestino della carta straccia.

Di seguito quindi alcune cose che Sick Girl ha detto o ha fatto e che non si sarebbe mai sognata di dire o fare.

# 1

Sick Girl a una settimana dalla nascita ha cambiato la foto del profilo ed ha messo una foto di sé stessa con il pupo in braccio. In barba a quanto affermato in un precedente post sulla necessità di restare sé stessi e non diventare l'appendice di un neonato.

# 2

Sick Girl preoccupata della mancanza di emissioni tossiche nei pannolini di Little Monster ha chiamato l'ospedale.
- Nido buongiorno

- Buongiorno, sono la mamma di un bambino nato da voi la settimana scorsa volevo sapere, sono due giorni che non fa la cacca è grave?

- oggi è il terzo giorno?

- no è il secondo

- fino a tre giorni è normale, non si preoccupi

- e dopo i tre giorni?

- dopo i tre giorni si fa il sondino




[to be continued]

sabato 21 maggio 2011

Black milk

Sick Girl ingenuamente pensava che come la gravidanza era proceduta senza problemi di sorta, così anche l'allattamento sarebbe filato via liscio.

Sick Girl aveva studiato leggendo tutte le raccomandazioni della Leche League, aveva preso ripetizioni durante il corso pre parto, sapeva cosa la aspettava ed era pronta al suo destino da mucca insonne.

L'unica cosa che Sick Girl non sospettava è che Little Monster si sarebbe dimostrato pigro o forse un po' tonto e che non avrebbe riconosciuto la tetta e non avrebbe voluto saperne di ciucciare da lì.

Sick Girl, complici gli ormoni, ha fatto innumerevoli pianti e si è sentita una madre inadeguata.

Sick Girl si è sentita una debole perchè "l'allattamento è difficile, ma volere è potere tutte le mamme salvo rare eccezioni possono allattare".

Sick Girl ci ha provato ed ha fallito rimediando tre mastiti nel giro di un solo mese.

Sick Girl, prima di impazzire del tutto ha trovato un compromesso, fare la mucca di una stalla altamente automatizzata. Di conseguenza si attacca al tiralatte e nutre Little Monster con il biberon.

Sick Girl soffre di tutti gli svantaggi dell'allattamento (tette doloranti, tette zampillanti, reggiseni con i tiranti al posto delle spalline etc etc), senza gioire del contatto fisico con il pupo.

Sick Girl se ci pensa le viene ancora un po' da piangere, ma poi guarda Little Monster e pensa che va bene così.

lunedì 2 maggio 2011

Brown Sugar

Episode one

Il Marito a pranzo coi colleghi discute - incredibile - di neonati.

Un collega ha la moglie che ha lavorato per anni in Terapia Intensiva Neonatale ed ha una teoria su come vengono chiamati i bambini. Sostiene che i tossici sono quelli che chiamano le povere creature con i nomi più improbabili.

- Tipo? -domanda il Marito

- Tipo Sharon per una bambina - risponde il collega

- E Yuri per un maschio? - suggerisce perfido il Marito

- Sì sì Yuri è un altro esempio classico - annuisce il collega

- Ah ecco noi lo abbiamo chimato Yuri - dichiara il Marito alquanto soddisfatto

Episode two

Sick Girl, il Marito e Little Monster sono nella sala d'aspetto del consultorio familiare. Sick Girl e Little Monster hanno qualche difficoltà a trovare il ritmo con l'allattamento e così hanno deciso di incontrare una consulente.

La consulente emerge da una riunione, si ferma in sala d'aspetto e chiede a Sick Girl se sta aspettando lei, ricevendo una risposta affermativa la invita quindi a seguirla nel suo studio.

Sick Girl si alza, prende la carrozzina e si avvia seguita dal Marito. Arrivati nella stanza la consulente trasecola e vedendo il Marito dice "Mi scusi non avevo capito che eravate assieme... pensavo che lei fosse un utente".

Vista la popolazione all'esterno del consultorio Sick Girl e il Marito sospettano che la conclusione della frase fosse "pensavo che lei fosse un utente del Sert".

sabato 30 aprile 2011

The Day

A 41 settimane + 1 giorno Sick Girl aveva provato ogni tipo di superstizione popolare per propriziare il parto.

Aveva ballato davanti alla luna piena del lunedì notte, aveva fatto 4 piani di scale a piedi portando il sacchetto della verdura, aveva lavato approfonditamente i pavimenti di tutta la casa, ma Little Monster non sembrava intenzionato a dare mostra di sé.

La pancia che tutte le mamme -conosciute e sconosciute - guardavano e giudicavano con aria competente era a detta di tutti troppo alta per poter essere una pancia da parto.

Sick Girl si era quindi rassegnata all'idea che il piccolo sarebbe stato sfrattato il giovedì, a 41 settimane + 3 giorni.

Quella sera Sick Girl e Futuro Padre, stavano mangiando wurstel vegani e peperoni alla griglia con ketchup e mayonese e il telegiornale regionale era appena finito o forse stava per cominciare. Sick Girl infastidita dal cambio di volume della televisione si alzava per recuperare il telecomando abbandonato sul divano e improvvisamente sentiva qualcosa di umido scivolarle fra le gambe. Erano le 19.30 circa.

Imbarazzatissima Sick Girl correva in bagno con una andatura a pinguino imperatore per evitare ulteriori perdite, per poi tornare perplessa da Futuro Padre dicendo:

"Potrei aver rotto le acque o essermi fatta pipì addosso non ho capito".

Futuro Padre sebbene sotto shock rimaneva seduto al suo posto e Sick Girl, tornata a tavola, continuava a mangiare i suoi peperoni.

Finita la cena Sick Girl rialzandosi sbarrava gli occhi e comunicava a Futuro Padre:

"Intanto che sparecchi vado a vestirmi perchè a questo punto sono abbastanza sicura di aver rotto le acque".

Futuro Padre rimaneva impassibile all'annuncio, anche se Sick Girl non ha poi avuto il tempo di controllare dove abbia messo piatti sporchi e cibi deperibili.

Finito di vestirsi, prese valigia e borsa, i due si avviavano verso l'ospedale, mentre Sick Girl incrociava tutto l'incrociabile di non essere rimandata indietro per sovraffollamento.

Giunta in ospedale Sick Girl veniva intervistata e visitata da una dottoressa non troppo preoccupata dal suo sgocciolamento costante che decideva comunque di ricoverarla.
Erano circa le 21.30.

Dopo un monitoraggio di 30 minuti in cui veniva constatato che il cuore del bambino batteva al giusto ritmo mentre l'utero della mamma non voleva saperne di contrarsi, Sick Girl veniva mandata in corsia per passare la notte.

Una volta sistematasi a letto Sick Girl guardava Futuro Padre e gli diceva di andare a casa che tanto la vedeva lunga e in caso ci fossero cambiamenti l'avrebbe chiamato.

Erano circa le 23.30.

Congedato Futuro Padre Sick Girl si metteva a leggere Romanzo Criminale, ma dopo poche pagine iniziava a sentire qualche dolorino alla pancia e poggiava il libro per connettersi su internet con il telefono.

A mezzanotte circa l'utero di Sick Girl finalmente si era messo in moto e ogni 5 minuti una fitta la distraeva dall'aggiornamento del forum delle donne gravide. Sick Girl postava la domanda amletica: "devo forse richiamare mio marito e dirgli di tornare indietro?".

Più saggiamente chiamava l'infermiera che la rassicurava "ce ne vuole di tempo ancora, le contrazioni devono esser lunghe un minuto e distanziate di due minuti una dall'altra.. quando sono così mi richiami".

Sick Girl non avendo un cronometro e disponendo solo del telfono del cellulare per contare la durata della contrazione adottava la seguente metodologia di conteggio, appresa da una serie tv pochi giorni prima "one alligator, two alligator, three alligator..."
Trovandosi ben presto sommersa di alligatori e non riuscendo più a distinguere la durata della contrazione dall'intervallo fra le contrazioni, richiamava l'infermiera e si faceva accompagnare in sala parto. Era circa l'una.

In sala parto domandava all'apprendista ostetrica "che dice? chiamo mio marito?". L'apprendista ostetrica di rimando "veda lei, se vuole prima facciamo il monitoraggio". Sick Girl allora aspettava ancora un po'. A fine monitoraggio l'apprendista ostetrica decretava che sì le contrazioni erano buone e che avrebbe chiamato l'ostetrica di ruolo per la visita e consigliava Sick Girl di svegliare il Marito.

Mentre Sick Girl - a quel punto leggermente provata dai dolori - si arrabattava a chiamare il Marito, l'ostetrica entrava e la visitava, poi la faceva visitare dall'apprendista. "Signora lei è completamente dilatata fra poco deve iniziare a spingere, ha chiamato suo Marito?".

Sick Girl con gli occhi del cervo di fronte ai fari della macchina componeva il numero:

"Andre, forse è il caso che vieni qui e anche in fretta".
Erano circa le tre.

Futuro Padre faceva la sua comparsa alle 3.30 battendo ogni record della pista visto e considerato che al momento della telefonata si trovava a letto in pigiama con il gatto sulle gambe.

Delle due ore successive Sick Girl ha un ricordo confuso, sa di essersi lamentata parecchio e di aver fatto dei versi, ma di aver spinto quando le dicevano di spingere, di essersi messa sullo sgabello olandese su cui le dicevano di sedersi e di aver cercato di divelgere le maniglie del lettino del parto ad ogni spinta. E' anche abbastanza certa di non aver insultato il Marito e di non aver invocato la Mamma.

Dopo due ore di fatica, dolore, di pensieri del tipo "qualcuno mi ricordi perchè ho voluto il parto naturale" e di incoraggiamenti dell'ostetrica" ci siamo quasi, solo un'altra spinta", sentiva frignare. Il ragazzo non era ancora uscito del tutto e già gli giravano i coglioni.

Pochi istanti dopo aver ricevuto l'ordine "adesso non spinga", le veniva messo addosso un bimbino ululante e impiastricciato e si rendeva conto che la parte difficile era finita. Erano le 5.38 del 20 aprile 2011 e sulla sua pancia c'era Yuri in carne ed ossa.

venerdì 15 aprile 2011

40 + 4

Sick Girl che non aveva nessuna fretta di conoscere de visu Little Monster e si accontentava della sua presenza scalciante nelle viscere, scaduto l'ultimatum, comincia a perdere un po' di compostezza.

Perché ok non arrivare in anticipo, ok non iniziare a manifestare l'intenzione di uscire durante la Milano City Marathon, ok che non si puo' essere puntuali come orologi svizzeri e far parte del 4% dei bambini che nascono a termine, ma dopo 4 giorni di ritardo e 400 domande "allora? ancora niente?" Sick Girl comincia a dare segni di nervosismo.

E così Sick Girl, generalmente calma e conciliante, riappende il telefono in faccia a tutti gli scocciatori che cercano di venderle tariffe telefoniche agevolate, adsl superveloci, olio evo di prima spremitura, tariffe luce bloccate per sempre. Tanto che dopo 4 giorni il telefono fisso miracolosamente tace. Si deve esser sparsa la voce.

Per agevolare l'espulsione Sick Girl ha rassettato casa, fatto il cambio di stagione dell'armadio, fatto la spesa, camminato km nel parco senza che nulla si smuovesse.

Ad un certo punto aveva anche meditato di andare alla seconda edizione della 5.30 run (la corsa delle 5.30 del mattino per le vie della città deserta) per vedere se una corsa in centro città ad ore antelucane avrebbe convinto il piccolo che era ora di venire a dare una occhiata. Poi si è ricordata che la prima 5.30 run l'ha fatta nel primo trimestre di gravidanza - in cui si dovrebbe stare a riposo e non strapazzarsi - e Little Monster all'ecografia successiva lungi dall'aver riportato danni era ancora lì ben attaccato, quindi ha pensato che fosse inutile.

mercoledì 6 aprile 2011

Last days

Sick Girl si sta godendo il caldo sole di aprile e gli ultimi giorni di pace prima della tempesta , fingendo di essere in vacanza e che la sua vita non stia per cambiare drasticamente.

A riportarla alla realtà di ciò che sta per succedere quest'oggi però c'è stata la visita di termine gravidanza, la visita presso l'ospedale in cui Sick Girl desidera partorire in cui viene compilata la cartella medica della paziente e vengono effettuati gli ultimi controlli.

Alla visita Sick Girl si è fatta accompagnare dalla mamma, pensando che le avrebbe fatto piacere vedere anche solo in 2d e a pezzi il futuro nipote durante l'ecografia di controllo.

Sick Girl si figurava una visita tranquilla, un po' come quelle nello studio privato della sua dottoressa o le altre visite che aveva effettuato nel medesimo ospedale.

Entrata in sala visita invece ha trovato:

ginecologo capo in borghese, ginecologa di turno, ostetrica, due specializzande, una infermiera e tanto di quel bailamme che per un momento era indecisa su cosa doveva fare e non aveva idea di dove sedersi.

Una volta ristabilito parzialmente l'ordine e annotati i risultati degli ultimi esami sulla cartella, Sick Girl è stata mandata nello spogliatoio e successivamente fatta accomodare sul lettino delle visite.

Qui una specializzanda le ha infilato due dita fra le costole per individuare il sedere del nascituro, mentre l'osterica le ficcava due dita altrove per determinare dove fosse la testa dopodichè le due misuravano con un metro da sarta la distanza e la comunicavano al ginecologo in borghese. Questo, dopo aver spippolato un po' con la calcolatrice del cellulare, decretava che il peso del nascituro si aggirava sui 3 kg e 100. Sick Girl impressionata dal dato e confermando che si trattava di quello stimato con l'ultima ecografia, si domandava sgomenta come mai avesse speso 150 euro per avere una stima del peso che poteva esser ottenuta con un metro da sarta e l'applicazione calc.exe.

In seguito la pancia di Sick Girl veniva sottoposta ad ecografia dalla seconda specializzanda, la quale comunicava sussurrando i dati raccolti a qualcuno presente nella stanza mentre - non si sa in base a quale criterio e salto logico - il ginecologo in borghese e la futura nonna non si filavano di pezza il nascituro in quanto impegnati in una conversazione sulla difficoltà di tradurre Seneca dal latino.

Alla fine della sarabanda comunque Sick Girl è stata congedata avendo appurato che la testa di Little Monster è dove deve essere, il battito cardiaco è buono, il liquido amniotico anche. Ora a Sick Girl non resta che aspettare o il piccolo Mostro deciderà di palesarsi o fra una settimana dovrà ritornare per un controllo nel girone dei matti.