sabato 30 aprile 2011

The Day

A 41 settimane + 1 giorno Sick Girl aveva provato ogni tipo di superstizione popolare per propriziare il parto.

Aveva ballato davanti alla luna piena del lunedì notte, aveva fatto 4 piani di scale a piedi portando il sacchetto della verdura, aveva lavato approfonditamente i pavimenti di tutta la casa, ma Little Monster non sembrava intenzionato a dare mostra di sé.

La pancia che tutte le mamme -conosciute e sconosciute - guardavano e giudicavano con aria competente era a detta di tutti troppo alta per poter essere una pancia da parto.

Sick Girl si era quindi rassegnata all'idea che il piccolo sarebbe stato sfrattato il giovedì, a 41 settimane + 3 giorni.

Quella sera Sick Girl e Futuro Padre, stavano mangiando wurstel vegani e peperoni alla griglia con ketchup e mayonese e il telegiornale regionale era appena finito o forse stava per cominciare. Sick Girl infastidita dal cambio di volume della televisione si alzava per recuperare il telecomando abbandonato sul divano e improvvisamente sentiva qualcosa di umido scivolarle fra le gambe. Erano le 19.30 circa.

Imbarazzatissima Sick Girl correva in bagno con una andatura a pinguino imperatore per evitare ulteriori perdite, per poi tornare perplessa da Futuro Padre dicendo:

"Potrei aver rotto le acque o essermi fatta pipì addosso non ho capito".

Futuro Padre sebbene sotto shock rimaneva seduto al suo posto e Sick Girl, tornata a tavola, continuava a mangiare i suoi peperoni.

Finita la cena Sick Girl rialzandosi sbarrava gli occhi e comunicava a Futuro Padre:

"Intanto che sparecchi vado a vestirmi perchè a questo punto sono abbastanza sicura di aver rotto le acque".

Futuro Padre rimaneva impassibile all'annuncio, anche se Sick Girl non ha poi avuto il tempo di controllare dove abbia messo piatti sporchi e cibi deperibili.

Finito di vestirsi, prese valigia e borsa, i due si avviavano verso l'ospedale, mentre Sick Girl incrociava tutto l'incrociabile di non essere rimandata indietro per sovraffollamento.

Giunta in ospedale Sick Girl veniva intervistata e visitata da una dottoressa non troppo preoccupata dal suo sgocciolamento costante che decideva comunque di ricoverarla.
Erano circa le 21.30.

Dopo un monitoraggio di 30 minuti in cui veniva constatato che il cuore del bambino batteva al giusto ritmo mentre l'utero della mamma non voleva saperne di contrarsi, Sick Girl veniva mandata in corsia per passare la notte.

Una volta sistematasi a letto Sick Girl guardava Futuro Padre e gli diceva di andare a casa che tanto la vedeva lunga e in caso ci fossero cambiamenti l'avrebbe chiamato.

Erano circa le 23.30.

Congedato Futuro Padre Sick Girl si metteva a leggere Romanzo Criminale, ma dopo poche pagine iniziava a sentire qualche dolorino alla pancia e poggiava il libro per connettersi su internet con il telefono.

A mezzanotte circa l'utero di Sick Girl finalmente si era messo in moto e ogni 5 minuti una fitta la distraeva dall'aggiornamento del forum delle donne gravide. Sick Girl postava la domanda amletica: "devo forse richiamare mio marito e dirgli di tornare indietro?".

Più saggiamente chiamava l'infermiera che la rassicurava "ce ne vuole di tempo ancora, le contrazioni devono esser lunghe un minuto e distanziate di due minuti una dall'altra.. quando sono così mi richiami".

Sick Girl non avendo un cronometro e disponendo solo del telfono del cellulare per contare la durata della contrazione adottava la seguente metodologia di conteggio, appresa da una serie tv pochi giorni prima "one alligator, two alligator, three alligator..."
Trovandosi ben presto sommersa di alligatori e non riuscendo più a distinguere la durata della contrazione dall'intervallo fra le contrazioni, richiamava l'infermiera e si faceva accompagnare in sala parto. Era circa l'una.

In sala parto domandava all'apprendista ostetrica "che dice? chiamo mio marito?". L'apprendista ostetrica di rimando "veda lei, se vuole prima facciamo il monitoraggio". Sick Girl allora aspettava ancora un po'. A fine monitoraggio l'apprendista ostetrica decretava che sì le contrazioni erano buone e che avrebbe chiamato l'ostetrica di ruolo per la visita e consigliava Sick Girl di svegliare il Marito.

Mentre Sick Girl - a quel punto leggermente provata dai dolori - si arrabattava a chiamare il Marito, l'ostetrica entrava e la visitava, poi la faceva visitare dall'apprendista. "Signora lei è completamente dilatata fra poco deve iniziare a spingere, ha chiamato suo Marito?".

Sick Girl con gli occhi del cervo di fronte ai fari della macchina componeva il numero:

"Andre, forse è il caso che vieni qui e anche in fretta".
Erano circa le tre.

Futuro Padre faceva la sua comparsa alle 3.30 battendo ogni record della pista visto e considerato che al momento della telefonata si trovava a letto in pigiama con il gatto sulle gambe.

Delle due ore successive Sick Girl ha un ricordo confuso, sa di essersi lamentata parecchio e di aver fatto dei versi, ma di aver spinto quando le dicevano di spingere, di essersi messa sullo sgabello olandese su cui le dicevano di sedersi e di aver cercato di divelgere le maniglie del lettino del parto ad ogni spinta. E' anche abbastanza certa di non aver insultato il Marito e di non aver invocato la Mamma.

Dopo due ore di fatica, dolore, di pensieri del tipo "qualcuno mi ricordi perchè ho voluto il parto naturale" e di incoraggiamenti dell'ostetrica" ci siamo quasi, solo un'altra spinta", sentiva frignare. Il ragazzo non era ancora uscito del tutto e già gli giravano i coglioni.

Pochi istanti dopo aver ricevuto l'ordine "adesso non spinga", le veniva messo addosso un bimbino ululante e impiastricciato e si rendeva conto che la parte difficile era finita. Erano le 5.38 del 20 aprile 2011 e sulla sua pancia c'era Yuri in carne ed ossa.

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